FAQ

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Che cos'è il pedigree?

Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.

Tra le altre cose, nel pedigree sono annotati:

  • i dati anagrafici e identificativi del cane (razza, nome, sesso, data di nascita, colore
    del mantello, microchip);
  • il numero d’iscrizione ad uno dei Registri di cui si compone il Libro genealogico;
  • la genealogia del cane (genitori, nonni, bisnonni e trisnonni);
  • chi, tra gli antenati, è stato campione di bellezza o di lavoro in Italia o all’estero e ha conseguito risultati in prove, brevetti, selezioni e/o è stato sottoposto a controlli sanitari per le displasie.
  • i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
  • I diversi passaggi di proprietà avuti del cane.

 

Sul Libro genealogico on line che è accessibile a tutti dal sito dell’ENCI (www.enci.it) potranno essere trovate numerose altre informazioni e correlazioni utili.

Il certificato genealogico (o pedigree) garantisce che l’iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure che scaturiscono direttamente dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.  In caso di smarrimento, l’iscrizione al Libro genealogico tenuto dall’ENCI aiuta la rintracciabilità del cane indipendentemente dalla Regione in cui è stato smarrito. L’allevatore con affisso ENCI si impegna inoltre a far riprodurre cani sani, privi di malattie manifeste o patologie ereditarie.

Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile e non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali (esposizioni, prove di lavoro, ecc). Sarà inoltre ben difficile che un allevatore accetti di accoppiare il proprio cane con un soggetto di cui si sa poco e su cui non si hanno notizie verificabili circa  la corretta selezione e le origini. I cuccioli eventualmente prodotti non possono inoltre essere automaticamente iscritti al Libro genealogico.

Le tariffe previste per ottenere il pedigree sono riportate in chiaro sul sito ufficiale dell’ENCI (www.enci.it) e non sono certamente elevate. Diffidate dunque di chi vende un cucciolo di razza senza pedigree o con un notevole rincaro se volete il certificato, perché un allevatore serio lo considera parte integrante del prezzo del cucciolo.

Per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.

I cuccioli hanno il pedigree?

 

Il nostro allevamento vende cuccioli solo con il  pedigree. Il pedigree  e’ la loro carta d’identità  ed è l’unica prova che quello che state acquistando è realmente un cane di razza. Il decreto legge n. 529 del 30 dicembre 1992 vieta la vendita di cani di razza senza pedigree.

Senza il pedigree non si possono vendere cani come di razza devono essere venduti come meticci.

Cosa sono il Microchip ed il Libretto sanitario?

Il microchip è un chip appunto, che viene inserito sottopelle al cane , all’ altezza del collo, e serve per identificarlo; ogni microchip ha un codice formato da una serie di 15 numeri che ha sostituito il vecchio sistema del tatuaggio, serve per l’ iscrizione del cane all’ anagrafe canina ed è utile in caso di smarrimento o furto dell’ animale e come deterrente nel caso il padrone voglia abbandonarlo. Una volta registrato il microchip infatti, il cane e quindi il suo proprietario sono facilmente rintracciabili nelle banche dati delle ASL veterinarie.
Ricordiamo che il microchip è obbligatorio e i proprietari dei cani che verranno trovati senza dovranno pagare una multa.

Il libretto sanitario invece viene dato al proprietario del cucciolo nel momento in cui questo inizia il ciclo vaccinale e la sverminazione, è gratuito ed è in dotazione a tutti gli ambulatori veterinari. Il veterinario di fiducia lo compilerà col nome del cane, la razza se è di razza ( altrimenti scriverà meticcio ) il colore, la taglia, il sesso e il numero di microchip, oltre che con i nostri dati anagrafici. Ogni somministrazione di vaccini e medicinali verrà riportata nel libretto con la data, proprio come una sorta di diario, inoltre ogni volta che il cane è malato o viene eseguito un intervento il veterinario scriverà la cura fatta e i dati rilevati.
Serve quindi come promemoria del nostro veterinario e a noi serve ogni volta che ci spostiamo ad esempio per andare in vacanza, in modo che, se succede qualcosa al cane, il veterinario del posto sarà aggiornato sul suo stato di salute; inoltre il libretto serve anche per provare alle autorità che il cane è vaccinato e sano, nel caso ci siano controlli (classico esempio: nelle regioni in cui è obbligatoria l’antirabbica ).Nel caso di un cane comprato all’ estero il libretto sarà sostituito dal passaporto UE.

Cosa significa ENCI ? FCI ? C.C.C?

L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) con sede in Milano, riconosciuto con R.D. 13 giugno 1940 n. 1051 e sottoposto alla vigilanza del Ministero per le Politiche Agricole, di seguito denominato Ministero, con D. L. del Capo Provvisorio dello Stato del 23 dicembre 1947 n. 1665, svolge la sua attività in tutto il territorio nazionale e, con deliberazione del Consiglio Direttivo, può nominare propri delegati e delegazioni e costituire uffici distaccati.

L’ENCI è un’associazione di allevatori a carattere tecnico-economico, ha lo scopo di tutelare le razze canine riconosciute pure, migliorandone ed incrementandone l’allevamento, nonché disciplinandone e favorendone l’impiego e la valorizzazione ai fini zootecnici, oltre che sportivi.

E’ l’ente che si occupa anche di fornire il pedigree ai cuccioli che ne hanno i requisiti  richiesti.

L’ENCI gestisce anche le esposizioni canine ed in relazione ai titoli che in esse possono essere rilasciati si suddividono in: – esposizioni regionali (in questa esposizione non viene rilasciato il certificato di attitudine al campionato); – esposizioni nazionali (quando gli esperti giudici sono autorizzati a rilasciare il certificato di attitudine al campionato italiano di bellezza-Cac); – esposizioni internazionali (quando gli esperti giudici sono autorizzati a rilasciare, oltre al Cac, anche i certificati di attitudine al campionato internazionale di bellezza-Cacib); – raduni (manifestazioni indette a cura della associazione specializzata con regolamenti particolari preventivamente approvati dall’ENCI – gli esperti giudici sono autorizzati a rilasciare il certificato di attitudine al campionato italiano di bellezza-Cac). 2 In  relazione alle razze canine che formano oggetto di una esposizione, questa può essere: a) generale, quando comprende tutte le razze; b) speciale, quando è organizzata a cura della competente associazione specializzata e si svolge nell’ambito di una esposizione generale. Le esposizioni possono altresì svolgersi in uno o più giorni ed in uno o più turni. In tale caso debbono essere indicate nel programma e nel catalogo le razze e le varietà presentate nel primo e nei turni successivi, con l’avvertenza di concludere ogni gruppo in un unico

Cosa significa FCI?

La Fédération Cynologique Internationale è l’Organizzazione canina mondiale. Comprende  99 membri e partner contrattuali (un membro per paese) che emettono ciascuno il proprio albero genealogico e formano i propri giudici.

La FCI si assicura che i pedigree e i giudici siano reciprocamente riconosciuti da tutti i membri della FCI.

La FCI riconosce 353 razze. Ognuno di loro è la “proprietà” di un paese specifico. I paesi “proprietari” delle razze scrivono lo standard di queste razze (descrizione dettagliata del tipo ideale di razza), in collaborazione con gli Standard e le Commissioni Scientifiche della FCI. La traduzione, l’aggiornamento e la pubblicazione degli standard sono curati dalla FCI. Questi standard sono IL riferimento per i giudici alle fiere che si tengono nei paesi membri della FCI, ma anche per gli allevatori nel loro tentativo di produrre cani di alta qualità.

Ogni membro o partner contrattuale conduce spettacoli internazionali di conformazione (CACIB) e lavori internazionali (utility, tracking, nordic tyle, mondioring) / prove e test di caccia (CACIT), Agility internazionale (CACIAG), Obedience (CACIOB) e Dog Dancing ( CACID) gare, gare internazionali e corsi (CACIL) e prove internazionali di pastorizia (CACITR) . I risultati di queste gare / prove vengono inviati alla Sede FCI dove vengono elaborati e omologati. Quando un cane ha ricevuto un certo numero di premi, è idoneo per il titolo di campione internazionale di bellezza, spettacolo, lavoro, bellezza e lavoro, agilità, obbedienza, danza del cane, corsa, bellezza e prestazione o campione di pastorizia .Questi titoli sono omologati dalla FCI.

Inoltre ogni allevatore può richiedere la registrazione internazionale del nome del proprio allevamento tramite la propria organizzazione canina nazionale.

Cosa significa C.C.C?

C.C.C  è il Club Cani Compagnia. Affinchè  la razza venga allevata nel rispetto e mantenimento delle sue caratteristiche morfologiche, peculiarità caratteriali, unitamente al primario aspetto della sua salute, il Club Cani da Compagnia tutela la razza, appartenente ad una delle sette sezioni (Il Japan Chin appartiene alla sezione nr.6). Gli allevatori ne seguono le attività, sottopongono i loro soggetti al parere degli Esperti Giudici, partecipano a seminari dal CCC organizzati su tematiche tecnico-scientifiche ed aggiornamenti Medico Veterinari.

E’ possibile cedere i cuccioli prima dei 60gg?

Spesso parliamo di quanto è importante prendere un cucciolo almeno all’età di 60 giorni. Se vive almeno due mesi con mamma e fratellini, impara le basi per rapportarsi correttamente con i suoi simili, con l’uomo (se chi lo alleva cura questo aspetto) e molto altro. Portare a casa il cucciolo troppo presto ci può rendere più difficile organizzare le nostre vite per farlo crescere bene e molti “disastri” che il cucciolo fa nella sua nuova casa possono dipendere anche dal fatto di prenderlo troppo giovane.

Ecco tre grandi ragioni per portare a casa un cucciolo ad almeno 60 giorni di età:

1) Perché impara il “linguaggio canino”;
2) Perché impara le regole della socializzazione;
3) Perché riconosce l’uomo come parte integrante della sua vita.

L’età di 60 giorni è una specie di compromesso riconosciuto dalla legge che unisce le esigenze di allevamento e di socializzazione più importanti per il cane (se allevato bene).Ci teniamo a sottolineare che prendere un cucciolo più giovane di 60 giorni è illegale.

Ovviamente, non dobbiamo credere che se prendiamo un cucciolo di due mesi non ci dobbiamo impegnare per farlo crescere nel miglior modo possibile!

Mamma e fratellini hanno fatto tanto, ma non è finita per niente.
Al resto dobbiamo pensarci noi, che siamo la sua nuova famiglia.

A quell’età, un cucciolo è come un “bimbo che sta per entrare all’asilo”.

Ha ancora molto da imparare e un grande bisogno di rapportarsi con i suoi pari per costruire una personalità equilibrata.

Quindi, soprattutto per i primi quattro mesi dopo averlo adottato, continuiamo con impegno a dargli tante occasioni per interagire in sicurezza con gli altri suoi amichetti, dandogli anche il maggior numero possibile di occasioni per conoscere persone diverse. In sintesi, il cucciolo arriverà nella vostra famiglia quando sarà pronto , non abbiate furia di prenderlo richiedendo di anticipare  i tempi: per prima sempre  il benessere del piccolino.Io abitualmente aspetto sempre i tre mesi prima di consegnarli ma ogni cucciolo ha la sua storia non è possibile generalizzare.

Perchè molti allevatori ritengono di dover valutare l’eventuale adozione di un cucciolo se in famiglia ci sono dei bambini?

Da noi non funziona così. Mio figlio ha scelto la sua prima Chin in mezzo a molte altre razze presenti e per fortuna l’allevatrice ,dove l’abbiamo acquistata, non ha posto nessun vincolo , regalandoci invece la gioia di poter conoscere questa splendida razza di cui ci siamo innamorati.Ovviamente dobbiamo preparare e spiegare bene ai bambini che nei confronti del cucciolo ci vuole il massimo rispetto e la massima attenzione e che non si tratta di un peluche di pezza .A mio avviso,  la crescita di un bambino con un cane , l’accudirlo, prendersene delle piccole responsabilità è un’esperienza meravigliosa e puo’ fare la differenza per l’uomo che diventerà un domani.I bambini da noi saranno sempre i benvenuti !

Potete consegnare il cucciolo a direttamente a casa?

Si possiamo farlo ma solo per esigenze particolari ; organizzandosi per tempo e con un costo aggiuntivo in base alla distanza .Generalmente però preferiamo che veniate  a trovarci  in modo da poter vedere direttamente come e dove vivono i nostri cuccioli ed allo stesso tempo valutare dal vivo anche i loro genitori.

Esistono i Chin Toy , Teacup o Nani ?

No,  non esistono ! Sfatiamo questo modo errato di etichettare i nostri cuccioli in base alla loro dimensione!  Lo standard in altezza è di circa 25cm per i maschi e  qualcosina meno per le femmine mentre per quanto riguarda il peso di solito non si superano i 4kg

Che differenza c’è tra un cucciolo da compagnia e uno da esposizione?

Per “soggetto da compagnia” si intende un cucciolo che possedendo caratteristiche morfologiche indesiderate ( difetti più o meno gravi- ma che nulla hanno a che vedere con la sua salute! – ) non può essere considerato idoneo per un futuro espositivo e/o riproduttivo. Ma questo cucciolo sarà perfetto se si sta ricercando un compagno di vita, un amico fedele che ci ami e ci segua lungo le strade della nostra vita e che condivida con la nostra famiglia attimi ed ore felici.
Per soggetto ” promettente o molto promettente” si intende al contrario un cucciolo che per quel che è valutabile,data la tenera età, mostra di possedere requisiti e caratteristiche morfologiche-caratteriali buone o ottimali.
Tuttavia la giovane età del cucciolo impedisce di poter fare valutazioni certe sulla sua ” qualità da esposizione”, al massimo si potrà dire di assenza di difetti importanti e di buone o ottime premesse morfologiche e caratteriali.
Nulla di più quindi che poterlo definire ” promettente” e si sa che le buone premesse e promesse non sono sempre garanzie!
Se si desidera quindi un soggetto sicuramente idoneo a calcare il ring è preferibile rivolgere l’ attenzione verso un giovane adulto che non riserverà deludenti sorprese nel corso della crescita. L’allevatore non risponde di nessun difetto estetico (indicati come difetti,difetti gravi e difetti eliminatori nello standard FCI N°218/23.06.2004/GB) del cane dopo la cessione

Documenti: Cosa deve consegnarti l’allevatore/privato ?

Quando acquistate un cane di razza dovete ricevere dall’allevatore o dal privato :

– Documento avvenuta inoculazione microchip in anagrafe .

Libretto aggiornato su  I primi vaccini , sverminazioni  e trattamenti antiparassitari se effettuati .

– Passaggio di proprietà ENCI: Questo modulo  (scaricabile anche dal sito ENCI) è presente solo nel caso in cui il cane sia ancora intestato all’allevatore al momento della cessione e va firmato dall’allevatore e dal nuovo proprietario.
Il pedigree arriverà entro 6 mesi circa, almeno che non acquistiate un cucciolo già grande e sia già in possesso di pedigree (intestato all’allevatore/privato).

Ricordo che il pedigree e il libretto da soli non attestano l’identità del cane né alcun passaggio di proprietà.

-Occorre anche il Passaggio di Proprietà all’anagrafe canina.
Per quest’ ultimo ogni regione può avere differenti modalità, puo’  passare  attraverso i comuni, o  si può svolgere tutto tramite la sede della propria ASL veterinaria.

La procedura consiste in :

– Andare all’ufficio ASL veterinaria del proprio distretto con il documento di avvenuta inoculazione del microchip.
– Farsi consegnare il modulo apposito di richiesta iscrizione all’anagrafe canina regionale.(firma in originale sia del venditore che del nuovo proprietario)
– Compilare il modulo con i dati del cane in oggetto,dell’intestatario del cane e del cedente.

Tutta questa procedura va effettuata entro  30 giorni dall’acquisto del cane, quindi è molto importante che il venditore ci consegni tutti i documenti quando ci consegna il cane o nei giorni immediatamente successivi. Quando l’ASL veterinaria porterà a termine l’ iscrizione ci avviserà e dovremo andare a ritirare le copie dei nostri documenti oppure ce la spediranno per posta o mail.
Infine: se al momento della cessione del cane il pedigree è intestato all’ allevatore spetterà al nuovo proprietario andare presso la sua sede ENCI di pertinenza  per farlo volturare, ovvero far stampare in fondo al documento il nome del nuovo proprietario del cane. Questa procedura va effettuata presentando alla sede ENCI il passaggio di proprietà ENCI, il pedigree e una copia del documento d’ identità del nuovo proprietario.(il venditore puo’ scrivere già sul pedigree i dati del nuovo proprietario con data e firma –poi il nuovo proprietario andra’ a registrarlo alla sede Enci)
Se invece il pedigree viene intestato direttamente al nuovo proprietario, egli verrà informato direttamente dalla propria sede ENCI di andare a ritirarlo.
Trovate le tariffe aggiornate delle pratiche relative al pedigree sul sito ENCI.LINK

Esposizioni cinofile, perchè sono importanti anche se a volte non sembra

Premetto che non sono un’amante delle Esposizioni, le frequento poco per scelta perché ho vissuto delle dinamiche che non mi appartengono .Spesso  si perde di vista il vero obiettivo di queste manifestazioni , ossia la verifica zootecnica dei soggetti che vengono presentati.Solo confrontandosi sul campo si dovrebbe imparare di più sullo standard e migliorarsi ma non sempre ho avuto questa percezione anzi ho sempre notato una sorta di “chiusura” verso i nuovi allevatori

Iniziamo con un concetto fondamentale , cosa vuol dire appartenere ad una certa razza? Perchè un Chin è un Chin e un Papillon è un Papillon ? Vuol dire corrispondere a certe caratteristiche morfologiche e funzionali  nonchè ad un preciso carattere e determinate attitudini. Un cane da difesa che non difende, un cane da caccia che non caccia, un cane da compagnia aggressivo e solitario, sono cani che non corrispondono alle caratteristiche fondamentali della loro razza, sono cani fuori standard dal punto di vista attitudinale e caratteriale. Allo stesso modo un cane che esteticamente non rispecchi le caratteristiche richieste è fuori standard e non va bene. Ma non va bene perchè qualcuno una mattina ha deciso per puro vezzo che il Barboncino  doveva essere così a tavolino? Ma proprio no, perchè ogni razza canina, ogni standard stilato, nasce sull’assunto fondamentale che l’estetica è morfofunzionale, ovvero ogni razza canina è “fatta” con la forma, l’aspetto e le peculiarità che ne esaltano al massimo la funzione. Se perdiamo la funzione del cane, perdiamo tutto. Millenni di selezione, millenni di antico patto uomo-cane andato a quel Paese. Per cui nel momento in cui si va a scegliere che cani riprodurre i capisaldi fondamentali sono tre, scegliere soggetti sani e che diano alla luce soggetti sani, soggetti che abbiano anche il corretto carattere che è richiesto per quella razza e che corrispondano a quelle caratteristiche morfologiche e funzionali che al massimo ne possano esaltare la funzione. E’ qui che entrano in gioco i giudizi in esposizione.

Come si svolge in pratica questa valutazione?

I soggetti al momento dell’iscrizione vengono suddivisi per sesso e per fascia d’età, esistono poi anche le classi per chi ha già un titolo da campione e per chi ha già la prova di lavoro nelle razze in cui è prevista. Questi soggetti vengono quindi valutati nella rispettiva classe, in statica ed in movimento e il giudice scrive quello che è il giudizio sul cane. Quello è il momento importante, non l’arrivare primo, secondo, o ultimo, ma avere una valutazione obbiettiva (si spera) del proprio cane che possa fornirci indicazioni per portare avanti la selezione. Ovviamente poi viene scelto comunque il soggetto considerato migliore, non sto a speigare tutte le classi e gli spareggi, perchè non è il nocciolo del discorso. Questi soggetti, possono quindi ricevere un tagliandino, chiamato CAC, certificato di attitudine al campionato, ovvero che sono diciamo, idonei a poter diventare campioni. Poi per essere campioni ci vogliono diversi CAC, le regole e il numero cambiano un po’ in base al Paese. Nelle gare internazionali viene anche assegnato il CACIB, ovvero il certificato di attitudine al campionato internazionale di bellezza, è necessario averne di almeno 3 Paesi diversi per diventare Campioni Internazionali. Queste valutazioni si fanno alla mattina, mentre al pomeriggio parte lo show denominato appunto Best in Show, in cui i soggetti che alla mattina hanno vinto nelle varie categorie in ogni razza si sfidano tra loro. Capirete che far gareggiare un Chin contro un mastino Napoletano più che verifica zootecnica è uno spettacolo scenografico. Il soggetto vincitore comunque dovrebbe essere selezionato in base a quanto quel soggetto sia bello come esponente della sua razza, ovvero:  ok, oggi sei stato il Chin più bello, ma ce ne erano 4; rispetto a un Chin ideale, quanto sei bello? Tantissimo? Sei un super figo? Allora vinci il best in show rispetto al Mastino Napoletano che invece oggi ha vinto contro 10 soggetti, però alla fin  fine poteva essere  meglio rispetto allo standard.
Ovviamente questo è quello che succede quando tutto si svolge in maniera corretta, al mattino viene scelto il soggetto più bello e corretto nella razza e al pomeriggio viene scelto il soggetto più perfetto in base allo standard della sua razza. Ma va davvero così? Mah…a voi l’ardua sentenza ..è come quando ci sono i concorsi pubblici per assegnare un posto di lavoro, vince quello col curriculum migliore e più adatto a quel posto?

Quanti tipi di Esposizioni prevede l’Enci?

L’ENCI prevede 4 tipologie di esposizioni:

– Esposizioni regionali

– Esposizioni nazionali

– Esposizioni internazionali

– Raduni

Le esposizioni regionali sono quelle meno appetibili per i professionisti e gli allevatori; in queste esposzioni infatti vengono messi in palio dei premi ma non i certificati che servono a conseguire il titolo di campione. Per un allevatore quindi partecipare a mostre simili può essere interessante solo se sono nella propria zona.

Normalmente queste mostre sono una sorta di “palestra” per i neofiti, che iniziano a misurarsi sul ring e fanno esperienza. In questo modo possono avere una prima indicazione di come il cane si muove nel ring, come interagisce con altri cani e con un ambiente estremamente rumoroso (nonchè pieno di odori) ed eventualmente  modificare l’addestramento così da perfezionare i lati più deboli.

Le esposizioni Nazionali permettono di accedere al Certificato di Attitudine al Campionato Italiano di Bellezza (CAC) mentre quelle Internazionali, oltre al CAC, possono rilasciare anche il Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale di Bellezza (CACIB).

Quali sono i requisiti per partecipare?

Possono partecipare alle esposizioni canine tutti i soggetti che:

– Appartengono ad una delle razze riconosciute

– Sono iscritti all’Anagrafe Canina

– Sono muniti di pedigree

– Sono in regola con le vaccinazioni (inclusa l’antirabbia)

– Sono in possesso del libretto delle qualifiche (che può essere ritirato presso ogni sede ENCI), che servirà per tracciare i risultati ottenuti

Quali sono le classi di iscrizione ed i gruppi di appartenenza?

L’età minima per poter partecipare è di 6 mesi. Un cane può essere iscritto alle seguenti classi:

Classe Juniores (cani di età compresa tra i 6 ed i 9 mesi)

– Classe Giovani (cani di età compresa tra i 9 ed i 18 mesi)

– Classe Libera (cani di almeno 15 mesi)

– Classe Campioni (cani campioni di bellezza)

La classe giovani è quella prediletta per gli inizi. Infatti a quell’età il cane è abbastanza maturo da poter gareggiare in maniera proficua e può aspirare al titolo di Giovane Campione Italiano.

I gruppi

Esistono 10 gruppi all’interno dei quali viene indicata la razza di appartenza.

1° gruppo: Cani da pastore e bovari (eccetto bovari svizzeri)

2° gruppo: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer – Molossoidi e bovari svizzeri

3° gruppo: Terrier

4° gruppo: Bassotti

5° gruppo: Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo

6° gruppo: Segugi e cani per pista di sangue

7° gruppo: Cani da ferma

8° gruppo: Cani da riporto, da cerca, da acqua

9° gruppo: Cani da compagnia

10° gruppo: Levrieri

Come ci si iscrive ad una esposizione?

Esistono diversi siti che pubblicizzano le esposizioni canine, e attraverso essi si può iscrivere il proprio cane. Per farlo devono essere forniti dati del cane e dei genitori, data di nascita, sesso, manto, numero di microchip ecc. Va inoltre scelta la categoria all’interno della quale farlo concorrere.

Per concludere l’scrizione viene richiesto il pagamento di una quota di iscrizione a fronte della quala si riceve una ricevuta che andrà esibita durante la manifestazione.

Contro chi si gareggia?

Ogni cane gareggia, all’interno della sua categoria, contro altri cani dello stesso sesso.

E’ possibile che i vincitori di categoria vengano poi confrontati tra loro al fine di ottenere anche il BOG (Migliore del raggruppamento), BOB (Migliore della razza), BIS (Migliore dell’esposizione).

Quali sono i giudizi adottati?

I cani che sfilano ottengono una valutazione da parte di un giudice che serve a raccogliere punti utili al conseguimento del titolo di campione di bellezza (o similare). I possibili risultati sono

Eccellente (ECC.): da attribuire unicamente ad un cane che si avvicina molto allo standard ideale della razza, presentato in perfette condizioni, che da’ un’impressione globale armoniosa, con temperamento equilibrato, con “classe” e portamento brillante. La superiorità delle sue qualità di razza consentirà di ignorare alcune piccole imperfezioni; deve comunque avere le caratteristiche tipiche del suo sesso

– Molto Buono (M.B.): da attribuire unicamente ad un cane perfettamente appartenente alla razza, di proporzioni equilibrate ed in perfette condizioni. Saranno tollerati i difetti veniali ma non morfologici. Questo giudizio può essere dato solo ad un cane di qualità

Buono (B.): da attribuire ad un cane che possiede le caratteristiche della razza ma che presenta dei difetti a condizione che non siano nascosti.

Abbastanza Buono (A.B.): cane sufficientemente tipico, senza qualità notevoli o in buone condizioni fisiche.

Molto Promettente (M.P.): giudizio riservato a cuccioli che non hanno raggiunto l’età di nove mesi (classe junior), soggetto perfettamente in tipo, equilibrato nelle proporzioni, in buone condizioni fisiche, è tollerato qualche difetto veniale dovuto al non completo sviluppo, ma non morfologico. Tale qualifica non può premiare che un cane di qualità

Promettente (P.): giudizio riservato a cuccioli che non hanno raggiunto l’età di nove mesi (classe junior) cane che possiede le caratteristiche della razza pur accusando dei difetti dovuti alla giovane età, a condizioni però che questi non siano redibitori

Non giudicabile (N.G.): questo giudizio viene attribuito ad un cane che non si muove, salta in continuazione o cerca di lasciare il ring rendendo impossibile giudicare il suo movimento e portamento. Viene attribuito anche ad un cane che rifiuta di lasciarsi esaminare dal giudice, rendendo impossibile la valutazione della dentizione, dell’anatomia e della struttura, della coda o dei testicoli. Sono interessati anche i cani nei quali il giudice individua tracce di operazioni o di interventi. Questo giudizio è valido anche quando il giudice ha ragione di pensare che le operazioni siano state fatte per correggere la condizione originale del cane o le sue caratteristiche (palpebra, orecchio, coda). Il motivo per cui viene attribuito questo giudizio dovrà essere riportato nella relativa scheda

 

Le sigle da ricordare

CACIB certificato di attitudine al campionato internazionale di bellezza

CAC certificato di attitudine al campionato italiano di bellezza

BOB best of breed (migliore della razza)

BOS best opposite sex (migliore del sesso opposto)

BOG best of group (migliore del raggruppamento)

BIS best in show (migliore dell’esposizione)

ECC eccellente

MB molto buono

B buono

AB abbastanza buono